DEFTONES "The white pony" - Maverick/WEA

“Al Cavallino Bianco” è un’operetta della Belle Epoque che non ha certo ispirato questo lavoro dei Deftones, ma certo c’entra quanto la presunta influenza dei Cure di cui non riconosco neppure un accordo. I Deftones sono una delle band più importanti degli ultimi anni e non ha certo bisogno di padri spirituali, ma se proprio si vuole fare un paragone si può passare eventualmente dai lidi dei My Bloody Valentine o i classici Soundgarden. Disco più lento del precedente, ma certo non meno duro, con chiaro il marchio della produzione di Terry Date, ha una marcia un più, proprio perché cerca di colpire al cuore per l’atmosfera e non alle gengive come i metallari crossoveristi retrogradi loro coevi. Certo un bell’aiuto lo da’ anche Keenan in “Passenger” (voilà che titolo!). Gran disco, non certo un’operetta….
"da Jammai nr. 36/37 - 08-09-10-11-12/00"

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