Perchè il rock è “arte” e non una colonna sonora qualunque per deficienti brufolosi? Perchè il rock è “vera arte”, mentre le esibizioni-confetto di Pavarotti (a proposito: ai bimbi di Sarajevo non pensate sia bastata la disgrazia di quattro anni di guerra?) hanno lo stesso sapore falsamente dolciastro delle vicine di casa di Wynona Ryder in “Eddie Mani di Forbice”? Perchè il rock è vita. Vita autentica ed il rock, come la vita, nell’attimo stesso in cui pensi sia finito, sia morto, te lo mette in culo e ritorna, più forte di prima. Tornare a vivere: ecco il significato di “Gone again”. Tornare a provare quelle sensazioni, leggendo poesie, guardando le foto di Robert, ascoltando la musica, così vecchia, ma già così nuova, di Fred. Intanto gli anni passano e figli ogni giorno chiedono dov’è papà e mica gli puoi raccontare sempre la stessa storia di chi è andato in cielo, però puoi chiederlo agli angeli, se ti rispondono. Qui però si vedono solo cannibali che entrano in casa, guardano la magra Patti cinquantenne, osservano il pallore di Tom-con-il-cognome-da-poeta e dicono che una volta andava meglio... ma una volta era tutto migliore, c’erano migliaia di persone negli stadi ad ascoltare ed oggi viene poca gente. C’era Robert e Fred e tutti gli altri, c’era vita, c’era rumore. Oggi c’è solo “Gone again”, il resto è silenzio.
"da Jammai nr. 13 - 09/96"