SOUNDGARDEN "Down on the upside" - A&M

Se c’è una cosa che mi da’ fastidio è essere d’accordo con Claudio Sorge. Lui se la prende con i Soundgarden perchè non vanno più a farsi una birra con lui, ma può sempre uscire con i Pogues ed offrire da bere lui, così avrà finalmente un buon motivo per piangere.
Cornell parla male dei Nirvana e di Seattle e dice di capire che le uniche novità arrivano dal mondo della musica elettronica; questo disco non sfoggia synth ed è un vero peccato, perchè almeno ci potevamo fare due risate, mentre qui versiamo lacrime su una delle più grandi formazioni che abbiamo ascoltato negli ultimi dieci anni. Le canzoni non sono neanche male, ma dopo averle ascoltate dieci volte, non lasciano tracce. Sembrano un gruppo come tanti e non è un gran carriera; anche la voce di Cornell non è potente ed altera come in passato. Che si rendesse conto della pocheria (o porcheria?) che stava realizzando?
"da Jammai nr. 12 - 07/96"

PROZAC + "Testa plastica" - Vox Pop /// SOON "Scintille" - Black Out/Mercury

A vederli la figura dei somari la facevano i Prozac +, con quelle facce di chi ripete per due volte di fila la prima superiore, mentre i Soon erano “visually correct”, apparentemente pronti a sfoderare una classe da veri outsiders. Capita poi che metti su i due cd (non contemporaneamente perchè il lettore sennò li spacca) ed il mondo si capovolge. Accade allora che con i Prozac ti diverti sul serio, le canzoni ti restano in testa, cosa fondamentale per ogni pop-band, pensi che non ci sia nulla di nuovo sotto il sole, ma i ragazzi sono giovani e questa è solo l’esordio e certe idee, se portate avanti potranno dare belle sorprese in futuro. In più se questa fosse la musica “commerciale” piuttosto che la roba dei pompinari che vanno a Sanremo, ci sarebbe da stare allegri. Quando tocca ai Soon pensi subito ad uno scherzo, anche perchè c’è chi ha sprecato il suo tempo a spendere parole di elogio su di loro, ma in verità si tratta solo di un disco dello Zecchino d’Oro suonato con il distorsore. Potete prendere i produttori inglesi, americani od anche da Plutone, ma non trasformeranno mai l’ottone in oro. Si parla già (che fantasiosi...) di duello italiano stile Blur/Oasis, io ho già scelto...
"da Jammai nr. 12 - 07/96"

PRONG "Rude awakening" - Epic

I Prong dedicano questo loro disco ai militanti di Forza Italia, visti all’indomani delle elezioni. “Brusco risveglio” è anche per coloro che da anni spernacchiano i Prong, perchè una volta non sono abbastanza industrial, un’altra volta non abbastanza metal, dimenticando che loro certe intuizioni le hanno avute prima di altri che oggi passano per dei capiscuola.
"da Jammai nr. 12 - 07/96"

MANHOLE "All is not well" - Noise /// RAGE AGAINST THE MACHINE "Evil empire" - Epic

Disco innocuo quello dei Manhole (ma è proprio il genere “crossover” ad essere innocuo...) che però ha il merito di non essere palloso quanto quello dei RATM. Spesso le band vengono accostate, ma è la stessa Tarrie B (molto carina anche se è alta un metro ed un barattolo) a prendere le distanze e come darle torto, visto che i RATM replicano da due album sempre la stessa canzone. “L’Impero del Male” è anche quello della critica che incensa questi cafoni con la chitarra elettrica, solo perchè “dalla parte giusta”. A noi degli studi sociologici di Zack De La Rocha (ma si chiama veramente così? Come pseudonimo era meglio Don Diego De La Vega) non ce ne frega un cazzo, del resto anche Pippo Baudo è laureato in scienze politiche.... Vogliamo sì dischi potenti ed affilati con testi pregnanti, ma la fantasia è ancora un ingrediente imprescindibile dell’arte, così se con il cuore siamo con gli zapatisti, con le orecchie siamo da un’altra parte.
"da Jammai nr. 12 - 07/96"

KIILING JOKE "Democracy" - Offworld/Flying

Lo scherzo che uccide, non uccide più e fa solo ridere? Probabile. Certo i tempi del primo album sono lontani, troppi Helmet sono passati sotto i ponti. Chi li ha visti dal vivo poi c’è rimasto male ed ha parlato di patetici reduci di un’altra epoca. A sentire questo disco l’impressione è un’altra, leggermente diversa. I Killing Joke sicuramente, non contribuiscono più al rinnovamento musicale, ma non è lo stesso difetto del brit-pop, che tanto piace a tanta “intellighenzia” musikofila? Da ascoltare con un certo rispetto....
"da Jammai nr. 12 - 07/96

BIG SUGAR "500 Pounds" - Silvertone

Stevie Ray Vaughan è seppellito sotto un buon metro di terra fresca, come direbbe Tex Willer, ma in tanti provano a rinverdirne i fasti. Se però il maestro texano era un mago, questi "Zuccherone" sono dei prestigiatori da tv privata dell'Oltrepo' pavese. Loro s'impegnano non poco a dire il vero e faranno sicuramente la gioia degli aficionados dello "shuffle" (anche perchè in giro ci sono ben poche alternative) ma se fossero italiani non andrebbero oltre qualche comparsata in festivalini dell'Unità in provincia.
"da Jammai nr. 12 - 07/96"