HAVE A NICE LIFE "Deathconsciousness" - Enemielist

Un tempo si parlava di musica leggera per indicare una musica amica che ti tenesse compagnia in ogni momento della giornata. Lungi dall’essere considerato un giudizio, quel “leggera” solo in Italia è diventato un marchio d’infamia, sebbene il blasone dei suoi creatori spesso fosse altissimo. Truffaut, esagerando come sempre, diceva che le canzonette erano l’unica musica veramente importante, ma lo spartito delle hit di allora non era certo l’encefalogramma piatto di quelle di oggi. Per togliersi di dosso l’odore stantio ed ammuffito della musica che va per la maggiore in radio e tv, ecco un bel bagno di “concettualità”, un prezioso carico di musica “pesante”. Qui però il peso specifico non sta ad indicare nulla di infausto o violento o noioso, ma proprio una materia da valutare con calma e solo in determinati momenti. Un pasto da gustare non velocemente in piedi, ma in certe ore particolari. Infatti per questo strano duo del Connecticut sono state usate parole roboanti, quali “kolossal gothic”, ma non bisogna farsi spaventare. Certo i nostri per mettere a punto questo lavoro (che fra l’altro è distribuito solo per e-mail ed è accompagnato da un libretto di 80 pagine…) hanno impiegato cinque anni e lo definiscono con una parola che qualche anno fa sarebbe costata loro la vita: concept-album. Questi ottantacinque minuti di musica però sono una delle cose più affascinanti ascoltate negli ultimi tempi. Certo non c’è modo di farsi due risate, ma in molti hanno scomodato nomi importanti per inquadrarli: Cure, My Bloody Valentine fino ad una delle creature più affascinanti della 4AD: i Cindytalk. Da parte mia ci aggiungo i God Machine e questo la dice lunga sul “mood” del duo, ma anche su quali gemme si possano trovare soprattutto nella prima parte del disco che aumenta di valore ad ogni ascolto.
(da Cacofonico nr. 51 - 04/08)