BATTLES “Mirrored” - Warp /// YOUNG GODS “Super Ready/Fragmentè” - PIAS

Parliamo di questi dischi, anche se sono usciti da un po’ di tempo giusto per farci una domanda affatto semplice: qual’è il suono del nostro tempo? Molti indicheranno i Battles, anche solo per il fatto che ci troviamo di fronte ad un gruppo contemporaneo. In più questa evoluzione del cosiddetto “math-rock” è molto a la pàge, arriva tramite l’etichetta giusta ed è benedetta dalla madre di tutte le recenti avanguardie: la Knitting Factory. Quando però vai a sollevare il velo ecco che saltano fuori ex-Helmet, Tomahawk ed uno che di cognome, non a caso fa Braxton. Un suono nuovo quindi che ha radici lontane. Se poi prendiamo in considerazione l’ensemble svizzero andiamo ancora più indietro e se si può affermare che la loro classica ricetta industrial è un po’ datata, dobbiamo ricordarci che questi anni fa se la giocavano con i Ministry. Ascendenze nobili a parte, si torna alla domanda iniziale: qual è il suono del nostro tempo? Le geometrie, forse un po’ troppo studiate a tavolino, dei Battles dove vengono analizzate chirurgicamente le nevrosi vertiginosi del vivere contemporaneo o le deviazioni libidinose degli Young Gods, dove ci si immerge nella cupa tensione di un futuro sconosciuto? Solo dopo che molte lune saranno passate potremo avere una risposta. In questi mesi ad esempio mi sono riascoltato l’opera omnia di Frank Zappa e devo dire amaramente che poche cose han retto al tempo; gli YG sono già sulla strada del declino è vero, ma cosa ne sarà dei Battles, soprattutto se finiranno in un labirinto di fusion no-wave?
"da Cacofonico nr. 44 - 09/07"