PITCHSHIFTER "www.pitchshifter.com" - DGC

Disco estremo ? Può darsi, ma ormai il concetto di estremo è andato a farsi friggere da un pezzo. Qui troviamo soprattutto quel sound estremo che è sinonimo di “moda”. Il sito dei Pitchshifter è dunque interessante, ma non si discosta molto da tante altre cose che in questo periodo riescono anche a finire al Festivalbar. A metà strada tra Prodigy e Fear Factory senza essere né uno, né l’altro.
"da Jammai nr. 25 - 09/98"

MASSIVE ATTACK "Mezzanine" - Virgin

Geni o millantatori ? Rinnovatori del verbo soul o moderni e astuti rimescolatori di tendenze ? Queste domande ce le poniamo ormai da troppo tempo e soprattutto con troppi artisti, quindi o non capisco nulla sul trend musicale degli ultimi due anni o qualcuno sta facendo il furbo. Io trovo semplicemente questi Massive Attack gradevoli, con qualche ideuzza interessante (vedi i sinuosi lavori di chitarra), ma da qui a dire che questo è il suono del duemila, ne passa, altrimenti questo scorcio di secolo è il più scadente nella storia dell’uomo.
"da Jammai nr. 25 - 09/98"

LISA GERRARD & PIETER BOURKE "Duality" - 4AD

Parafrasando un vecchio film : non bastano due per fare una coppia... almeno una coppia come i Dead Can Dance. Così se prendi questo tal Bourke e lo sostituisci a Perry (non quello di Beverly Hills) la magia evidentemente sparisce. La simpatica Lisa però giustamente ci fa sapere che non dobbiamo fare paragoni, ma noi siamo comunque degli stronzi e li facciamo. Quindi se adorate questa voce (come noi) comperate questo cd, se pensate alle vette di “Into the labyrinth” lasciate perdere.
"da Jammai nr. 25 - 09/98"

GARBAGE "Version 2.0" - Mushroom

Che siano tempi strani l’ho già ripetuto fino alla nausea, ma che dire di questi “Monnezza” (calmi, Tomas Milian non c’entra...) che dopo un disco d’esordio esaltante ti rifilano una seconda opera quasi mediocre ? Una volta (o dovrei dire ai miei tempi ?) una band maturava verso il terzo/quarto album, oggi al terzo singolo sono cotti come la difesa del Milan a fine campionato. Cosa si muove sotto il cielo, a parte i critici che avevano snobbato il disco precedente e, credendo di essere furbi, incensano questo ? Non so che dire, a parte il fatto che sono molto triste.
"da Jammai nr. 25 - 09/98"

FUGAZI "End hits" - Dischord/Southern

I soliti Fugazi, mi verrebbe da dire di primo acchito, ma poi ci penso su, li riascolto e ci trovo qualcosa di nuovo, poi li riascolto e commento “ma sono sempre gli stessi”, poi di nuovo “questo però è un nuovo spunto”. Insomma se siete Fugaziani lo adorerete, altrimenti lo coprirete di merda e se siete come me, continuerete all’infinito a porvi delle domande (ma vi è mai capitato di farlo con un disco dei Rancid ?).
"da Jammai nr. 25 - 09/98"

JERRY CANTRELL "Boggy depot" - Columbia

Un disco degli Alice in Chains senza gli Alice in Chains. Un disco di fantasmi dunque. Sicuramente uno spettro si aggira in questi solchi (anzi trattasi di fori infinitesimali) ed è quello del signor Staley. Un po’ perché lo è veramente, entrando ed uscendo da case di cura e partecipando a progetti che poi svaniscono nel nulla ed anche perché ascoltando questo lavoro ci si aspetta sempre che prima o poi parta la sua voce. Non vorremmo sminuire troppo “Boggy depot”, ma sicuramente la casa madre fabbrica auto più lussuose, mentre qui, dopo una buona partenza (i prime tre brani sono notevoli) si fa fatica arrivare alla fine.
"da Jammai nr. 25 - 09/98"

JEFF BUCKLEY "My sweetheart the drunk" - Columbia

.... e tornammo a riveder le lacrime... al posto delle stelle. Stelle cadenti nella loro notte, quella del X agosto, che una tradizione marinara chiama la notte degli annegati. Non si deve fare il bagno la notte di San Lorenzo, perché le anime dei morti vengono a terra e trascinano con loro qualcuno. Chi ha preso l’anima di Jeff ? Forse Kurt, l’ultimo altro grande “giovane” che abbiamo potuto ammirare in questi tempi grami. Gli ha detto : “Che ci stai a fare qua ? C’è un posto più bello di questo” e lui ci ha creduto, ma non era vero. Il posto migliore è proprio questo qui. Leggende popolari e leggende viventi come Tom Verlaine, l’uomo della chitarra che piange (ancora lacrime) e della luna del Marquee (è la luna a governare le maree...) e dietro a loro un fiume lento di note, un fiume maledetto ed un fiume di lacrime. Ci ha fregato Jeff, diceva di odiare suo padre ed invece l’ha raggiunto il più presto possibile. A noi non resta che guardare il cielo, ascoltare queste poche canzoni ed aspettare per esprimere un desiderio.
"da Jammai nr. 25 - 09/98"