TINARIWEN – Aman Iman: Water is life – Ponderosa/Independiente

Per questa volta ci accodiamo ai giornali “importanti” e parliamo di questo ensemble non più giovanissimo, ma importante nello scacchiere sonoro del nostro pianeta. Non sono mai stato molto sensibile alla causa della word-music, né mai ho ceduto al ricatto morale che, discendendo noi da colonizzatori, dobbiamo attenzione a musiche e tradizioni del terzo mondo. Prestando però attenzione alle novità ed a tutti gli incroci in cui i generi musicali si trovano ad attraversare, non potevo ignorare i Tinariwen. Qui di musica etnica per fortuna ce n’é poca, cioè c’è poco di quel genere intellettual-turistico che manda in brodo di giuggiole le professoresse di lettere progressiste e divorziate. Questo disco è il risultato di un’esperienza lunghissima ed il pur grande Khaled è lontano, perché il primo nome che viene in mente ascoltandolo è quello dei Velvet Underground, probabilmente la band più metropolitana della storia. Il suono scarno ed ipnotico affascina immediatamente e ci si trova velocemente all’interno di una psichedelia pulita, fatta di gente,storie e volti e non di sballi intellettuali e disarmonici. Oltretutto qui ci troviamo di fronte ad un suono che parte da una sensazione antica, qualcosa di puro proveniente da un mondo dove tutto deve ancora succedere. L'acqua è vita: semplice e fondamentale.
"da Cacofonico nr. 39 -04/07"