JAMIROQUAI "Travelling without moving" - Sony

Viaggiare senza muoversi? Ne parlava già l'Ariosto ("Questo mi basta; il resto della Terra, senza mai pagar l'oste, andrò cercando con Ptolomeo, sia il mondo in pace o in guerra") ed anche Salgari dal nordest ultraleghista descriveva esotici mondi per quel "terun" di Sandokan, ma i viaggi il nostro amico con le corna, si sa, sono di ben altra natura. Involontariamente Jamiroquai è riuscito in un'impresa un tempo ritenuta impossibile: ha mischiato la disco più fighetta con il rock degli hippies. Il risultato è che gli yuppies sono passati dalla cocaina all'erba ed ora, purtroppo, non schiattano più. Musicalmente gli esiti sono anche più scadenti: motivi per sottofondi notturni in radio di terza categoria (quindi, più o meno tutte...) ma tenete presente che nel 2030 ci sarà gente che griderà al miracolo e pagherà questi dischi una fortuna, ditelo ai vostri nipoti... Tra un suol "de Trastevere" e l'altro il nostro c'infila un reggae in cui lui crederà d'essere Marley (sempre la storia dei viaggi...) ma in verità sembra un Eddy Grant qualsiasi.
"da Jammai nr. 14 - 11/96"

Nessun commento: