PATTI SMITH "Gung Ho" - Arista

Tutte le volte che mi trovo al cospetto di questa signora del rock, mi emoziono, quindi le mie parole non sono mai equilibrate, ma sempre di parte. Cosa posso farci? Nulla. Già dagli oceanici concerti della fine degli anni settanta porto dentro di me il suo sguardo tagliente e la sua voce asfaltata ed oggi, che non riempirebbe il piazzale antistante ad una chiesa, mi trovo ad amarla nella stessa maniera, seppur riconosco che i brani memorabili sono meno di un tempo. C’è da segnalare che certo rock chitarristico, quello buono, intendo, non certo quello dell’ultimo Santana, sta nuovamente facendosi strada e la nostra signora si trova all’avanguardia pur non muovendosi di un millimetro. Certo che ad ascoltare dischi come questo non si può far meno che considerare il campionatore nient’altro che una propaggine della playstation.
"da Jammai nr. 35 - 05/00"

Nessun commento: