SMASHING PUMPKINS "Machina/The machine of God" - Virgin

Con la puntualità che mi/ci contraddistingue andrò a recensire l’ultimo (ora in tutti sensi) lavoro di Corgan & soci (ammesso che i soci avessero voce in capitolo). Devo ammettere che essendo assolutamente refrattario da sempre agli entusiasmi nei loro confronti, avrei preferito non occuparmene, ma poi l’ascolto di questo album si è rivelato più piacevole del suo titolo simil romanesco nella prima parte e così insopportabilmente definitivo nella seconda . I suoni sono sempre eccellenti, ma questa volta le canzoni sono più dirette, meno masturbate, forse perché il suo leader si è stancato di recitare la parte della star sulla cima della classica torre di avorio. Il gusto generale è deliziosamente retrò, non tanto per i richiami alla new-wave, qui invece meno presenti, quanto per certe cadenze simil grunge che però non disturbano. Un disco quasi più rilassato e con meno fantasmi, anche se come al solito troppo lungo. …and now mr. Corgan?
"da Jammai nr. 35 - 05/00"

Nessun commento: