SONIC YOUTH "NYC Ghosts & flowers" - Geffen

Come ci avviciniamo al trecentesimo album dei Sonic Youth? Diciamo che nonostante il tempo che passa, la scena indie deve fare sempre i conti con loro, oppure asseriamo che purtroppo il tempo passa e la loro formula ormai è annacquata? In pratica si tratterebbe dello stesso discorso, solo che stavolta c’è dell’altro. Da anni Moore, moglie ed amici, diffondevano le loro idee, sempre sotto forma di canzoni, certamente di buon livello, con ben impresso il loro marchio, ma priva di quella sinistra magia che li aveva accompagnati fino al periodo della popolarità planetaria. Su questo “My ghost..” la tensione è tornata ed insieme ad essa anche la voglia di sperimentare, facendo di questo disco il più bello ed interessante dai tempi dell’inarrivabile (non solo per loro) “Daydream nation”. Siamo felici di questo ritorno, anche perché finalmente i nostri incubi, od i sogni più contorti, hanno di nuovo la loro colonna sonora.
"da Jammai nr. 35 - 05/00"

Nessun commento: