PRIMUS "Antipop" - Interscope

Antipop suona come dichiarazione d’intenti, ma non ce n’era bisogno. Abbiamo sempre saputo e “sentito” quanto le onde cerebrali di questa band fossero sintonizzate su stazioni ben lontane dal suono mainstream, ma nonostante questo, i loro dischi hanno sempre venduto ed i loro shows non sono mai andati deserti. Forse per questo hanno tenuto a puntualizzare. I Primus sono una delle poche band che non hanno ancora regalato un bel bidone ai loro fans sparsi per tutto il pianeta (ma siamo quasi certi che anche gli extraterrestri li amino molto, o più semplicemente, visto come suonano, sono proprio loro dei marziani) ed anche questa volta centrano il bersaglio. Antipop è più fisico degli ultimi album, dove la consueta attitudine funk non diventa mai e poi mai crossover e dove il metal delle migliori intuizioni si alleggerisce e si riveste di una grazia che non ha mai pensato di avere. Gli “amici degli amici” che qui compaiono, Morello, Hetfield e Waits aggiungono senza invadere e sicuramente si sono divertiti. Un grido arriva da lontano: “I’m the antipop the man you can not stop”
"da Jammai nr. 32 - 11/99"

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