PORTISHEAD "Roseland NYC live" - Go!Beat/London

Il Bristol sound, o musica della pennichella, come la definiscono altri, è già alla ricerca di nuove suggestioni, così eccoli approdare i Portishead in terra americana con una simpatica orchestrina. La prima cosa che si nota però, è proprio l’assenza dell’orchestra, o meglio quanto poco essa influenzi la musica dei nostri eroi. Infatti oggi, diversamente dai tempi tragicomici di Deep Purple ed Emerson L. & P., non servono decine di professori attempati con tanto di controfagotto o viola d’amore per dare “pienezza di suono”, ma anche un idraulico con la terza media ed un campionatore può mettersi al posto di Maazel e dirigere la sua orchestra da cento elementi. I bristoliani (o bristo-lesi?) invece credono che il cuore sia tutto e così han pensato bene di inserire veri archi e veri fiati, anche se la mattatrice della serata, ancora più della splendida voce femminile è proprio lei, la chitarra elettrica, quella che tutti i digiei di questo mondo non riusciranno mai ad ammazzare.
"da Jammai nr. 27 - 01/99"

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