DINOSAUR JR. "Hand it over" - Blanco Y Negro

Che il tempo ci preservi figure come Jay Mascis. C’è bisogno di gente come lui, in un mondo come questo dove tutti credono di avere in mano la saggezza. In fondo solo quell’altro pazzoide di Julian Cope è capace di toccare le più profonde corde emotive con canzoni altrettanto sghembe. Mascis in più, è da sempre ad un passo dal diventare una rockstar, unico erede di quel cantautore canadese di cui non sto neanche a dirvi il nome ; ma lui, come Scalfaro (che spasso il paragone) “non ci sta’”. Appassionato di canne e tubo catodico, ora pare anche di golf (ve lo immaginate ad incrociare le mazze con Frank Sinatra, sempre che riesca ancora a respirare e poi a fare jam-sessions su disturbanti versioni di “Stranger in the night”...) difficilmente si farà coinvolgere dal tristo teatrino “alternative” fatto di cantanti-amici-di-attori-che-cantano-aiutati-da-cantanti-che-recitano. A lui interessa solo questo folk americano del duemila, figlio di cattivo cibo e cattiva televisione, quindi neanche troppo americano.
"da Jammai nr. 18/19 - 07-09/97"

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