Scherzi di carnevale

Ormai la festa più divertente dell’anno, quest’anno assai meno divertente del solito, è già passata da un pezzo, a parte a Montecitorio e dintorni dove il Carnevale impazza per dodici mesi. Sono un Qualunquista, dite? …e pure Populista? Sì è vero e allora? E’ un cosa di cui vado fiero. Quindi ascoltato il mio outing, non rompete più i coglioni e proseguiamo: gli scherzi dunque ce li han fatti i Franz Ferdinand e Bruce Springsteen. Sulla bandaccia di Glasgow abbiamo già detto a suo tempo tutto il male che c’era da dire ed oggi Kapranos e soci che ti combinano? Vanno ad incidere un disco stratosferico (“Tonight” – Domino Rec.)… un po’ come se Gasparri avesse un’idea geniale… Dopo tante chiacchiere e distintivo (la migliore band del pianeta… il pop più giusto che ci sia…) sempre comunque migliori di quelle di casa nostra, dato che il problema non è che Povia canta un canzone su/contro i gay, il problema è che Povia canta, punto e basta; finalmente la musica è all’altezza delle aspettative. Gran belle canzoni, con presa immediata ed ispirazione variegata, che mette in fila la solita new-wave ed una voce dai toni morrisoniani che non sarà una novità, ma fa sempre il suo effetto. Il brutto scherzo ce lo gioca invece il Boss da cui, concerti a parte, non ci aspettavamo certo faville, ma nemmeno un disco “scatologico” come “Working on a dream” (Columbia). Le ballate migliori sono poche e comunque, sempre le stesse, ma le peggiori sono veramente orride, quasi a livello sanremese. Se poi andiamo sulla sua tipica canzonaccia da stadio finiamo a mollo nella merda, dato che un brano come “Outlaw Pete” sfigurerebbe anche nel repertorio di Jimmy Fontana.
(dal Cacofonico nr. 62 del 03/09)

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