IGGY POP "Naughty little doggie" - Virgin /// LOU REED "Set the twilight reeling" - WB

Fino a poco tempo era giusto considerare gemelli Iggy e Lou. A capo di due formazioni leggendarie (di cui ovviamente non faccio i nomi), rovinati fino alla morte entrambi agli inizi degli anni settanta e poi resuscitati dallo stesso Duca con cui si sono inchiappettati tutti e due. Ri-rinati alla fine degli anni ottanta con cure di ruvido r'n'r al posto del Gerovital. Le analogie sono effettivamente troppe, ma negli ultimi tempi qualcosa non ha funzionato. Infatti se Reed (ma è vero che si scopa Laurie Anderson? Pennello, tu che sei un divoratore di cronaca rosa, ti prego fai luce su questo inquietante particolare!) ha cercato e trovato una nuova forma espressiva, molto personale, dove convogliare tutte le sue asprezze, l'iguana meno amato dagli ambientalisti si è invece adagiato mollemente sulla sua retorica figura di tossico reduce. Certo "Naughty little doggie" suona bello potente, con anche alcune interessanti invenzioni, ma alla fine risulta la solita mattonata del tipo: "ahogguarrdaacinquantannisonaticomerompoerculoatuttistiregazzini!!!". Meno decibels, ma certo non minor durezza da parte di Reed anche se non mi sento di consigliare questo disco a tutti, soprattutto se non avete nulla di suo in casa (ma se non avete nulla di Lou Reed in casa autopunitevi per vergogna ascoltando un disco dei CSI...). Ormai solo Woody Allen ha prodotto così tante elegie niuiorchesi, ma certo lui con la sua merdosa band di jazz non avrebbe potuto comporre un brano come "Sex with parents".
"da Jammai nr. 11 - 05/96"

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