GOD MACHINE "One last laugh in a place of dying" - Fiction

Più che la macchina di Dio trattasi di una macchina umana, quella dell'amore e dell'odio, forse dolo del dolore, dei sentimenti comunque. Certa critica ama definire catartica questa musica, anche perché influenzata dall'idea della morte di Jimmy Fernandez; in verità è solo musica "rallentata" per capire meglio l'intensità della vita, che non è mai nè troppo bella nè troppo brutta, ma ha solo il difetto di finire, spesso nel momento sbagliato. Questo disco è infatti immerso nel bianco della copertina e non è dunque una funerea celebrazione, ma solo uno dei momenti più intensi di questo 1994.
"da Jammai nr. 2 - 11/94"

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