MASSIMO VOLUME "Lungo i bordi" - Wea /// LA CRUS "La Crus" - Wea /// KARMA Karma" - Rircordi /// TIMORIA "2020 Speed Ball" - Blackout/Polygr

PMI "Parole Musica Istinti " - Le ragazze terribili/Flying
FLUXUS "Vita in un pacifico mondo nuovo" - Sony
CASINO ROYALE "Sempre più vicini" - Black Out/Polygram

"La musica italiana non fa più paura" cita la pubblicità ed è proprio questo il punto: la musica italiana non ha mai fatto paura, non inquieta, non infastidisce, quando va bene solletica. Così ora ci troviamo di fronte al rocchitalianocantatoinitaliano che approda alla corte delle, detto alla romana, "meggior", ma ormai, si sa, neanche più in Amazzonia ci sono gli indios, figuriamoci le indies... I migliori del lotto sono sicuramente i Massimo Volume, che avevavno già stupito con "Stanze" tempo fa. Sono monotoni e deprimenti, ma in senso buono (ammesso che esista) cioè il lungo recitare di scuola-CCCP scivola su una continua serie di dissonanze che dilanianocon la forza dei ricordi. Parlano di cose comuni (anch'io nel freddissimo inverno del 1985, stavo in casa ad ascoltare Jim Carroll... chi se ne frega, direte giustamente voi...) ma fanno risaltare il lato inutile della nostra esistenza. Faranno la fortuna dei vostri psicanalisti. I La Crus invece hanno scoperto i cantautori con vent'anni buoni di ritardo, ne rifanno il verso e per riuscirci meglio indossano i panni dei genovesi-maledetti-esistenzialisti che, a pensarci bene, hanno anticipato anche il loro idolo Nicola Caverna. Una compagnia di allegroni insomma, che però manca di sincerità nel risultato e soprattutto di "magia". Sembra che Tenco, dopo aver sentito la versione di "Angela", sia tornato nel mondo dei viviper poi spararsi di nuovo. Più moderni i Karma, ma non per questo più piacevoli; certo il disco è realizzato bene, suonato bene, mixato (forse) bene, ma quando arriva la fine uno si alza e se ne va senza che gli sia rimasto nulla. Hanno imparato bene la elzione di Seattle nonché quella di Pelù, ma sembra di ascoltare sempre la stessa canzone e la stessa cosa vale anche per i Fluxus ed i PMI, anche se questi ultimi hanno sicuramente più idee. I Timoria invece, sono riusciti nella titanica impresa di fondere il peggio degli anni settanta con il peggio degli anni ottanta, complimenti! Per ultimi i Casino Royale che hanno realizzato un bel disco dal "respiro" internazionale, ma che alla lunga tedia leggermente.
"da Jammai nr. 5 - 05/95"

Nessun commento: